Our Solemn Hour

Schifo.

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view post Posted on 3/12/2016, 10:35

Schwarz
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view post Posted on 3/12/2016, 22:44

Schwarz
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Edited by fugue - 3/12/2016, 23:25
 
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view post Posted on 25/6/2017, 02:29

Schwarz
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view post Posted on 11/7/2017, 01:59

Schwarz
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~InformazioniGenerali


» Nome: Vleriv.
» Patronimico: Sergeyevich, usa il cognome Nuriyev ora che vive a Shibuya.
» Cognome: Smirnov.
» Data di Nascita: 8 Settembre.
» Età: 39 anni.
» Sesso: Maschio.
» Orientamento Sessuale: Pansessuale.
» Razza: Umano (Wendigo).
» Stato Sociale: Benestante.
» Stato Civile: Celibe.
» Background: Vleriv nasce nel 1983 a Groznyj da padre russo, Sergej Borisovich Smirnov, militare ed ex-membro del KGB, e madre cecena, Zarina Zelimkhanova, pianista e ballerina professionista. Viene cresciuto con rigore e una lieve ma sentita carenza d'affetto, principalmente dovuta alla mancanza di tempo dei genitori per essere presenti per lui. Vleriv passa quindi buona parte dell'infanzia in compagnia della nonna , che gli ha trasmesso diversi valori,
Parallelamente agli studi scolastici, durante l'adolescenza coltiva le sue capacità fisiche attraverso l'apprendimento di diverse arti marziali sotto l'occhio severo del padre, mentre la madre gli impartisce lezioni di piano per aiutarlo a mantenere un animo sensibile e passionale. A diciott'anni entra a far parte del servizio militare, distinguendosi per una disciplina impeccabile e per le grandi capacità fisiche.
Una volta finita la leva, studia scienze politiche alla Grozny State Petroleum Technological University, laureandosi dopo un corso triennale. Si unisce in piena regola all'esercito russo e, dopo cinque anni di onorata carriera, viene reclutato nell'FSB, i servizi di sicurezza interna.
È durante questo periodo che iniziano a sorgere i primi dubbi dell'uomo sulla strada che sta percorrendo: fin da quando era bambino, era stato stabilito che avrebbe seguito le orme del padre e che sarebbe diventato un difensore del benessere di tutti i suoi concittadini da minacce interne ed esterne. Eppure egli non ha mai dimostrato entusiasmo in merito, limitandosi semplicemente a seguire il cammino indicatogli perché, d'altronde, cos'altro avrebbe potuto fare? Proteggere il popolo non sembrava nemmeno una cattiva idea, quindi perché no? Che altro ci potrebbe essere dalla vita per lui?
Ma anni di uccisioni e violenza non gli hanno dato alcuna soddisfazione o gioia, nessuna sensazione di aver aiutato il proprio paese ad andare avanti- nessuna sensazione di star andando lui stesso in alcuna direzione. Ha aiutato a mantenere la pace, certo, di questo tutti i suoi colleghi hanno cercato di convincerlo, ma la pace che ha conosciuto lui è una fredda steppa senza vita. Vuota, proprio come lui.
Ad aggravare questo intorpidimento si aggiunge la graduale desensibilizzazione che qualsiasi persona in un campo di lavoro come il suo attraversa- per Vleriv, uccidere e far dal male sono cose che non hanno più gravità di allacciarsi le scarpe o pettinarsi i capelli, e l'unica cosa che lo tiene lontano da un esaurimento nervoso è la sua fede, l'idea che stia svolgendo uno scopo e che debba sopportarne il fardello.
Ed è proprio grazie ad un cappellano militare che trova uno spiraglio di luce: durante una confessione in cui esterna, per la prima, il proprio malessere, viene a sapere dal sacerdote dell'esistenza di una branca segreta dell'FSB che si occupa di questioni concernenti l'occulto ed il sovrannaturale, e gli viene promessa una raccomandazione per un ricollocamento in suddetta branca. E nel giro di un paio di mesi riesce ad ottenere la sua nuova posizione: finalmente Vleriv può smettere di commettere atrocità nei confronti del prossimo e può concentrarsi sul tenere a bada ciò che si nasconde tra le ombre della società.
Vampiri, licantropi, mostri di ogni tipo e cultisti che cercano di far dilagare questa piaga o quella maledizione- la lista è senza fine ma piano piano Vleriv cancella alcuni dei nomi che vi sono segnati sopra, rivitalizzato dal pensiero di star effettivamente facendo la differenza, di star facendo effettivamente del bene.
Sembra, però, che l'uomo sia destinato a non avere pace: durante una missione nel Maine che prevede il rintracciamento e l'eliminazione di un Wendigo, il cacciatore viene sopraffatto e maledetto dalla creatura, che lo rende uno dei suoi simili.
Se l'esercito ha distrutto l'umanità di Vleriv nello spirito, il mostro lo ha fatto nel corpo, trasformandolo in una bestia affamata di carne e calore umano. In un senso, è come se l'avesse ribaltato come un calzino, costringendolo a indossare il proprio male di vivere come una nuova seconda fredda pelle.
Non potendo tornare a casa, svuota il proprio conto in banca e prende il primo aereo per il Giappone: notizie recenti delle rivoluzionarie elezioni a Shibuya rendono il posto il nascondiglio perfetto per lui, che non ha più un posto in mezzo alla società normale.
Ed è quindi così che ricomincia la vita di Vleriv Nuriyev, il venditore porta a porta di aspirapolveri più persuasivo di sempre.
Guardatelo in faccia: non morite dalla voglia di comprare uno dei suoi prodotti?

~AspettoFisico e Psicologico

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» Altezza: Un metro e ottanta.
» Peso: Ottanta chili.
» Occhi: Grigi, tendenti al violetto.
» Capelli: Biondo cenere.
» Carattere: Vleriv guarda il mondo con un'espressione costantemente irritata, come se la presenza di più di una singola persona, cioè lui, gli desse ai nervi- o come se stesse cercando di trattenersi dall'urlare di dolore per delle bruciature, cosa che si avvicina di più alla realtà dei fatti. Questo, combinato con il tono disinteressato e monotono con cui si rivolge a buona parte della gente, lo fa sembrare inavvicinabile, quando preferisce semplicemente stare per le sue.
Oltre il velo di terrore sublime che può causare col suo atteggiamento vagamente indisposto e indisponente c'è un uomo calmo e schietto, per quanto comunque distaccato e privo di scrupoli nell'usare la violenza per togliersi di mezzo qualsiasi ostacolo: ciò che Vleriv vuole è stasi e tranquillità, e farà di tutto per averle.
La maledizione che lo affligge ha distorto i suoi bisogni, rendendolo affamato di carne umana. Riesce a sopprimere il proprio istinto cannibale per non più di una settimana, ritrovandosi spesso nei weekend a visitare l'obitorio o, nei momenti più disperati, a girare per quartieri poco raccomandabili in cerca di persone in cerca di guai, di modo da prendere due piccioni con una fava e nutrirsi e fare un servizio sociale allo stesso tempo. La carne animale può appagarlo solo momentaneamente, e a lungo andare esibirà un comportamento sempre più spiritato, aggressivo e violento, qualora non dovesse essere nutrito adeguatamente, fino a perdere il senno e la cognizione di chi è amico o nemico.
Religioso di fede cristiana, si definisce più un uomo spirituale che credente, disgustato dalla massa bigotta e ignorante che si nasconde dietro un crocefisso per sentirsi meglio riguardo le proprie mancanze.
Nonostante non sia un grande amante dell'arte, difficilmente perderà l'occasione di andare ad eventi culturali: mostre di pittura, scultura, serate d'opera o di balletto a teatro e concerti- nove volte su dieci, lui sarà lì, probabilmente con un calice di champagne in mano- unico (per ora) vizio che si concede, guai a fumare in sua presenza. Ha spento più di una sigaretta addosso a chi si rifiutava di smetterla di ammorbargli le narici.
» Aspetto Fisico: Vleriv è un uomo di classe: quale che sia l'evenienza, dalla più informale delle cene tra colleghi al gala più chic della città, lo si vedrà sempre indossare un completo firmato. Nonostante faccia del suo meglio per tenere i capelli in ordine, per un motivo o l'altro arriva sempre a fine giornata con la folta chioma biondo cenere arruffata in una criniera leonina, parallelo accentuato dai lineamenti squadrati e dagli zigomi pronunciati dell'uomo.
Sebbene sia perfettamente in salute, come dimostrato dal fisico alto e slanciato, c'è più di una cosa in Vleriv che gli dà un'aria vagamente malaticcia: il colorito pallido, gli occhi incavati e di un grigio vitreo, attraversati da riflessi violacei, le guance leggermente scavate, il tipico naso adunco da russo- tutti tratti che fanno sembrare che non dorma bene da anni.
A questi dettagli si aggiungono anche le mani screpolate e ricoperte di geloni, che l'uomo tiene costantemente coperte con un paio di guanti neri, che non toglie per nessun motivo e che nessuno gli ha visto togliere se non in situazioni di pericolo.
C'è un unico particolare di Vleriv che potrebbe suscitare un minimo di ilarità, ed è il baffo a spazzola che porta sopra le labbra; ne ha sentite di battute, nel corso degli anni: c'era chi lo chiamava Stalin Junior, chi gli ha chiesto dove si poteva trovare il suo film porno, chi è stato abbastanza ardito e fuori di senno da provare a mettergli un cappello da idraulico in testa.
Tutte prese in giro che hanno causato un'occhiataccia da parte sua nel migliore dei casi e la perdita dell'uso delle mani dello spiritoso di turno nel peggiore.

~A ltreImmagini

» Copiate quà le vostre immagini;

~Abilità

»Curse of the Wendigo

In seguito al fiasco in America, Vleriv deve convivere con gli effetti della sua maledizione: una fame incessante, che lo dilania dall'interno e gli fa vedere ogni persona su cui egli posi lo sguardo come 'appetibile', rendendo più difficile gestire i contatti e le relazioni interpersonali; la ridotta sensibilità nelle estremità come mani e piedi, che bruciano e pungono in continuazione come se stesse stringendo cubetti di ghiaccio fra le dita; il freddo che lo accompagna ovunque egli vada e lo spinge a cercare il calore, facendo però attenzione che non vada oltre una certa soglia, pena dolori lancinanti lungo tutto il corpo.
Ci sono, tuttavia, dei risvolti positivi: Vleriv è più forte di un uomo normale, e i suoi sensi si sono acuiti al pari di quelli di un predatore. L'avere perennemente freddo dà fastidio, sì, ma almeno ha sviluppato una resistenza naturale a quel tipo di temperature, nelle quali si può muovere senza alcun problema.
Infatti, egli può controllare il calore in una zona circoscritta ad un raggio di cento metri, riuscendo a portarlo fino allo zero assoluto. Naturalmente, più estesa è l'area di influenza e più pesante è l'impatto sull'ambiente, maggiore sarà la concentrazione che Vleriv dovrà esercitare, rendendolo un bersaglio facile. Il suo tocco gli permette di controllare lo stato e la pressione delle superfici con cui entra in contatto, con maggior effetto sui liquidi.
In più, qualora lo desiderasse o perdesse il controllo sui suoi istinti, si può trasformare in una creatura grossa il doppio della sua taglia, ricoperta di peluria cinerea e con due grosse corna da cervo ad ornare il capo ferino, la cui bocca sfoggia una fila di zanne affilate come rasoi, al pari degli artigli che spuntano dalle lunghe dita delle zampe oblunghe.
Il suo stridente e disumano ruggito incute terrore in ogni uomo normale, e perfino chi possiede capacità sovrannaturali sentirà anche solo un leggero brivido percorrergli la schiena.


5QM12



Edited by fugue - 11/6/2022, 22:32
 
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view post Posted on 19/7/2017, 14:59

Schwarz
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view post Posted on 21/7/2017, 15:47

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AzraelParanoia
view post Posted on 17/1/2018, 03:54




Honoré Tremartin Bonhomme de Neige
IMMAGINE_ORIZZONTALE
● Nome: Honoré Tremartin
● Cognome: Bonhomme de Neige
● Soprannome: Hon
● Età: 25
● Stato civile: Sposato
● Estrazione sociale: Alto
● Regione: Kalos
● Città: Petroglifari
● Orientamento sessuale: Eterosessuale
● Classe: Alleva-Pokémon
● Particolarità: Svariati piercings su entrambe le orecchie, capelli decisamente spinosi, ghigno perenne sul volto.
● PC di Nat: linkai Box del vostro personaggio.
IMMAGINE_VERTICALE
Aspetto fisico
Scrivi qui l'aspetto fisico.

Aspetto psicologico
● Carattere: Scrivi qui il carattere.

● Famiglia e affetti: Descrivi qui i rapporti con famiglia e affetti.
Il background: storia passata e obiettivi per il futuro
S
crivi qui il background.

Walter, da Shin Megami Tensei IV. | Photobook: X X X X
 
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view post Posted on 17/8/2018, 00:26

Schwarz
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Nome: Mithra ♦ Età: 27 ♦ Razza: Vyakti ♦
Provenienza: Halite ♦ Gruppo: - ♦

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Aspetto

Di primo acchito, Mithra appare come una figura quasi rinsecchita, curva su sé stessa e rattrappita, che nasconde il metro e ottanta di altezza ed il fisico tonico da nuotatore dietro il portamento titubante, il passo incerto e le movenze sgraziate.
Pur avendo un viso gradevole e dai lineamenti gentili, raramente lo si può vedere assumere un'espressione che non sia contrita, perplessa, turbata, malinconica o assonnata; in altre parole, Mithra ha la faccia da morto di sonno, la faccia di uno che se gli chiedi l'orario ti risponde con un'occhiataccia confusa per poi tornare subito a fissare il vuoto-


Carattere/Titolo per Carattere


Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?


Storia/Titolo storia


At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.


Equipaggiamento / Tratti / Capacità


Equipaggiamento ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?



Forza ABCDEF ♦ Abilità ABCDEF ♦ Costituzione ABCDEF ♦
Intelligenza ABCDEF ♦ Carisma ABCDEF ♦ Armonia ABCDEF ♦



Tratto 1 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo.

Tratto 2 ♦ Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt.

Tratto 3 ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?



Capacità 1 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.

Capacità 2 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.



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Scene e Modifiche


Scena 1Titolo Eventuale breve descrizione
Scena 2Titolo Eventuale breve descrizione

Modificato ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.

Modificato ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.



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Edited by fugue - 17/8/2018, 11:55
 
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view post Posted on 31/1/2019, 13:39

Schwarz
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Nome: Mithra ♦ Età: 21 ♦ Razza: Vyakti ♦
Provenienza: Halite ♦ Gruppo: - ♦

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I

Mio caro amico,
mi auguro tu stia male, poiché è stato assodato diverse volte che il benessere impigrisce un'anima prava e rancorosa come la tua. Ciò nonostante vorrei porti le mie più vive felicitazioni per il tuo secondo matrimonio- non è forse una cosa stupenda amare ed essere amati?
Vista l'eternità passata dalla volta in cui mi chiedesti l'importante favore, potrai aver pensato che abbia rinunciato a portare a termine il compito e ti abbia abbandonato, come molti sicuramente avrebbero fatto, forse per il meglio.
Ma sai bene che sono una persona di parola e che questo genere di bizzarrie è il mio pane quotidiano, quindi gioisci, carissimo: non solo sei stato graziato di mie nuove, ma di buone nuove, per giunta!
L'ho trovato.
Non posso dilungarmi in dettagli, quindi dovrai accontentarti di questo piccolo spizzico, sperando rianimi la tua curiosità al punto da spingerti a rispondermi. Sempre che tu non ti sia ormai completamente votato alla vita di famiglia.
Nel qual caso, è sempre bello rovinare la festa.

Varderre.


II


Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?


III


At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molestias excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita distinctio. Nam libero tempore, cum soluta nobis est eligendi optio cumque nihil impedit quo minus id quod maxime placeat facere possimus, omnis voluptas assumenda est, omnis dolor repellendus. Temporibus autem quibusdam et aut officiis debitis aut rerum necessitatibus saepe eveniet ut et voluptates repudiandae sint et molestiae non recusandae. Itaque earum rerum hic tenetur a sapiente delectus, ut aut reiciendis voluptatibus maiores alias consequatur aut perferendis doloribus asperiores repellat.


IV


Equipaggiamento ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?



Forza C ♦ Abilità B ♦ Costituzione C ♦
Intelligenza A ♦ Carisma D ♦ Armonia A ♦



Tratto 1 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo.

Tratto 2 ♦ Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt.

Tratto 3 ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem. Ut enim ad minima veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur? Quis autem vel eum iure reprehenderit qui in ea voluptate velit esse quam nihil molestiae consequatur, vel illum qui dolorem eum fugiat quo voluptas nulla pariatur?



Capacità 1 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.

Capacità 2 ♦ Sed ut perspiciatis unde omnis iste natus error sit voluptatem accusantium doloremque laudantium, totam rem aperiam, eaque ipsa quae ab illo inventore veritatis et quasi architecto beatae vitae dicta sunt explicabo. Nemo enim ipsam voluptatem quia voluptas sit aspernatur aut odit aut fugit, sed quia consequuntur magni dolores eos qui ratione voluptatem sequi nesciunt. Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.



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Scene e Modifiche


Scena 1Titolo Eventuale breve descrizione
Scena 2Titolo Eventuale breve descrizione

Modificato ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.

Modificato ♦ Neque porro quisquam est, qui dolorem ipsum quia dolor sit amet, consectetur, adipisci velit, sed quia non numquam eius modi tempora incidunt ut labore et dolore magnam aliquam quaerat voluptatem.



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Edited by fugue - 3/2/2019, 12:21
 
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view post Posted on 19/2/2019, 14:49

Schwarz
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“Passa, passa!”
“No, tira!”
“Dai, placcatelo!”
Queste furono le grida concitate che le sue orecchie riuscirono a captare secondi prima del disastro: un botto sordo riverberò per la natica dell'Useda, che s'impennò e lanciò un ruggito spaventato, assordando gli astanti e facendo rintanare nei loro carapaci i granchi che stavano combattendo un incontro clandestino sopra un barile.
Per Mithra furono tre secondi: un secondo stava controllando la mappa della città, quello successivo stava cadendo all'indietro e all'ultimo trovò i riflessi necessari per stringere le gambe attorno alla vita dell'animale.
Brutta scelta. Pessima scelta. Peggio che andar di notte ricoperto di miele, diceva sempre Mabiri, uno dei pescatori più vecchi del villaggio.
'Uh-oh', pensò mentre dondolava dal dorso dell'Useda.
Uh-OOOHHH Tentò di replicare il sentimento a voce alta, ma lo scatto della bestia prese il commento e lo stirò in un urlo stridulo che la chimera seminava con la sua corsa scalmanata.
Rovesciato, il mondo ballonzolava tanto violentemente e a velocità tanto vertiginosa che Mithra giurò di star sentendo il sangue che gli stava andando alla testa far schiuma: ondeggiava rumorosamente e sbatteva contro le pareti interne della calotta cranica, effervesceva, faceva fsss e poi via, sublimava nel nulla assieme ai neuroni ed alla voglia di vivere.
E proprio quando l'intorpidimento sembrava aver avuto la meglio e le gambe stavano per cedere, colpì la nuca contro una cassa di legno che l'Useda aveva prontamente saltato: il contraccolpo lo fece ritornare in una posizione un pelo più comoda. Meno male, ma anche ahia.
L'istinto riuscì a battere lo stordimento dato dalla botta e strinse le dita del ragazzo sulla candida criniera dell'animale, troppo impegnato a correre e berciare.
Proprio quando sollevò lo sguardo, Mithra vide un muro giallo venirgli incontro, e un grido gli morì in gola, soffocato dalla paglia che lo accarezzava dolcemente; fuori dal covone, le minacce e le maledizioni lanciategli dal proprietario del carro che avevano appena attraversato si persero con lo sforzo combinato dell'effetto doppler, del panico rumoroso della folla e della tosse che scuoteva lo sterno del Vyakti.
E le cose sembravano voler solo peggiorare: l'Useda calpestò tappeti e terracotte, ribaltò diverse bancarelle, le cui merci volarono per aria e tra le braccia di Mithra, che si prese travi, manici di scopa e un balaustro sul muso, e più di una persona avrebbe avuto bisogno di un buon cerusico, quel giorno. Non fosse stato un attimo concentrato sul provare a fermare quell'ammasso di muscoli e pelo, Mithra avrebbe trovato sardonicamente impagabile la faccia che un Ishqasi barbuto e più largo che alto, povero fesso che aveva avuto la grande pensata di fare il dritto e piazzarsi a muro, fece pochi secondi prima che la fiera lo catapultasse all'indietro con una testata: occhi strabuzzati, naso rintanato tra le sopracciglia da quant'era arricciato e denti talmente serrati che sembravano sul punto di spezzarsi.
Il bue darà pure del cornuto all'asino, ma la scimmia non ha tempo per certe idiozie.
Chiaramente soltanto lui poteva riucire nell'impresa: “Ascolta il pianto di Hamafeleh Enia Quliv- ti ordino di fermarti!”, provò ad intimare, mettendo su un vocione alterato che non avrebbe convinto un uovo a schiudersi, “Seguendo i passi di Rouinaria Enia Quiliv, ti invito a fermarti!” Riprovò, ma nulla.
La mia voce è la lancia di Eqero Daiko Quiliv: ti impongo di fermarti!
Picche.
Possa la mia parola diventare editto di Gematria Daiko Quiliv, ti costringo a fermarti!
No.
Che la luce di Nifela Itan Quiliv ti accechi, fermati!
Nu-uh.
Nihure ti faccia mille doni se ti fermi!
Ma ti pare?
Uhhh, Aqitsah Cara Quiliv... ti dipinga... ti martelli... ti... ti...”, incespicò in preda all'iperventilazione, prima di raccogliere ogni fibra del proprio io in un respiro profondo, imbrigliando la propria essenza e lasciandola andare di botto: “TI VUOI FERMARE, BRUTTA TESTA DI CACCA CHE NON SEI ALTRO?!
Macché.
Il duetto strillante era ormai arrivato alla fine della zona mercantile e i pennoni e le vele delle navi svettavano contro il cielo.
Pro: era arrivato a destinazione.
Contro: l'Useda non sembrava intento anche solo a rallentare.
Fermati, diamine!”, ormai la voce di Mithra si era ridotta ad un mugolio piagnucolante ritmato dal battere dei pugni del ragazzo sul collo dell'Useda, “Fermati ho detto! Fermatifermatiferma-
Un tonfo fu seguito a ruota dallo sgusciare di qualcosa di appiccicaticcio attorno alla sua testa e sulle sue spalle, mentre un velo nero oscurava la sua vista. No, non un velo, un secchio. E dall'odore, sembrava essere un secchio pieno di pesce.
Nei primi attimi di panico non se ne accorse, troppo preso a bestemmiare per l'improvvisa mancanza di luce: “Anir bastardo, mi tradisci anche tu!
Abbandonato perfino dal sole, capì che era arrivato il momento di dire basta- o meglio, di aprire la bocca e lasciare che un forte acuto vibrasse
E l'Useda, gli vada reso atto, si fermò: piantò le robuste zampe tigrate sullo sterrato, inarcò la schiena e sollevò un polverone attorno a sé, arrestando la propria corsa scellerata- nel farlo, però, sbalzò Mithra di sella.
Il cavaliere disarcionato sentì dapprima il vuoto dargli un pugno nello stomaco e strattonargli i capelli, poi il raggelante collare dell'inerzia tirarlo a gran velocità, cometa blu di disagio e male di vivere, la sua scia il grido ovattato provenire da dentro il secchio.
Se gli fosse importato qualcosa, in quel momento, avrebbe potuto calcolare un viaggio di una quindicina di metri, a cui si aggiunsero un'altra quindicina passati a ruzzolare contro le mattonelle del porto, di cui gli ultimi cinque strisciati di faccia- o meglio, di secchio contro la pietra, con le ginocchia che a momenti sfrigolavano scintillanti per la frizione. Ma il cervello di Mithra, in quel momento, era troppo impegnato a registrare ogni urto e a dare la colpa ad un Quiliv diverso per ciascuno di essi.
Ci vollero un paio di minuti prima che potesse anche solo pensare di concepire di rialzarsi: il tempo necessario a che il pianeta smettesse di cambiare in continuazione il proprio senso di rotazione e Mithra fosse di nuovo in grado di percepire il proprio corpo all'interno di uno spazio ben definito.
Giunse, però, alla conclusione che fosse una pessima idea muoversi quando al minimo tentativo sentì le vertebre del collo scricchiolare minacciosamente e bruciare come se si fosse beccato un cactus sulla schiena, tra le tante cose su cui era andato a sbattere durante la precipitosa fuga della sua cavalcatura.
Alla protesta si aggiunsero il resto della spina dorsale, diverse costole, il coccige, il gomito destro, entrambe le ginocchia e la caviglia destra, in un'orchestra di dolore diretta dal pulsare ritmico della testa, che aveva già dimenticato cosa fossero colori, suoni e qualsiasi odore non fosse quello di triglia tigrata.
Rimase dunque lì, pesto, terga all'aria e faccia a terra, cullato dall'impercettibile ondeggiare del secchio. Un gruppetto di polli zampettò con fare circospetto attorno a quello che in quel momento avrebbe voluto essere un cadavere, e presero a picchettargli addosso coi loro becchi acuti.
'Odio tutto.'
La vita, il suo villaggio di pazzi e malati, quella dannata bestia che aveva deciso di svegliarsi proprio mentre lui era ancora lì e non, non so, magari qualche secolo più in là, i Quiliv fedifraghi e il sole assenteista, quella città che gli dava il benvenuto prendendolo letteralmente a pesci in faccia, tutto.
Ma più di tutto, odiava quella stramaledettissima scimmia.
 
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