The Empress and the Fox, - the fluffy marriage of Balmung Rasendarme and Fujiwara no Sanae ♥ -

"... oggi sembri molto asiatico."
"Be', sono asiatico."
"Ma oggi lo sei particolarmente. Voglio dire, guardandoti in faccia uno non potrebbe commentare se non con: 'Oh, quell'uomo è proprio asiatico!'."
"Pensi che la gente si fermi a commentare sul fatto che sembri asiatico?"
"Se sembri molto asiatico, credo proprio di sì."
La kyuubi dai capelli argentei si fermò un attimo a pensare, leggermente interdetta; chiuse il discorso con un'alzata di spalle: "Probabilmente hai ragione.", e guardò dietro l'Immortale, per poi congelarsi sul posto.
Si voltò, e vide che Reisen era lì, all'ingresso, la ciotola di riso che le aveva preparato in una mano e la bacchetta nell'altra, a qualche centimetro dal mento; era lì e li fissava, mentre i lineamenti del volto non sapevano decidere se assumere un'espressione di perplessità o di rassegnazione - di fronte a cosa, Zaeonastra Rasendarme doveva ancora capirlo -. Quando dalla bocca semi-aperta le cadde qualche chicco di riso sulla mano, sembrò risvegliarsi dallo stordimento che la scena doveva averle procurato: "Ma di che cazzo state parlando?"
"Dimmi, Reisen, tuo padre non ti sembra molto asiatico, oggi?", Zaeon colse la palla al balzo e decise di coinvolgerla nella conversazione: magari avrebbe avuto modo di continuare gli esercizi che aveva fatto con Balmung. L'han'yo guardò un attimo Sanae, poi rispose: "E' giapponese, cosa vuoi che mi sembri?" "Ma oggi è particolarmente asiatico, roba che ne riconosceresti l'etnia anche guardandolo di spalle! Dimmi, dimmi: io, di spalle, ti sembrerei un asiatico o un occidentale?"
Reisen inarcò un sopracciglio: "Tu mi sembri un imbecille.".
Touché.
Ma di certo non sarebbe stata quella che per lui era diventata quasi uan consuetudine a farlo desistere: "E davanti?" "Doppiamente imbecille."
Due a zero per lei.
"Be'", raddrizzò la schiena, petto in fuori e braccia conserte, e si voltò dall'altra parte: "Allora di certo non vorrai mangiare il dolce che un imbecille ha fatto appositamente per te." Un attimo di pausa, e Zaeon seppe di aver riacquistato le redini della discussione, "... che dolce?" "Tofu", rispose, fingendo un tono acerbo, "Tofu al caramello. Ma, sicuramente, non vorrai andare fino in cucina, aprire il frigorifero e mettere le mani sul secondo scaffale, in alto a sinistra, solo per prendere il dolce che un imbecille ha cucinato appositamente per te, dato che hai avuto un calo di pressione. Ma scherziamo?"
Qualche altro secondo immersi nel silenzio, e poi poté percepire il solito, adorabile bofonchio che solo quella donna sapeva regalare alle sue orecchie: "Non sei un imbecille." Si girò verso di lei, con stampata sul volto una smorfia che cercava di imitare il sorriso da kitsune di Sanae - che, divertito, si lasciò sfuggire un grugnito -: "No?"
"Un cretino, magari, ma non un imbecille."
"E a te sta bene mangiare del cibo cucinato da un cretino."
La donna gli puntò contro le bacchette: "Tu torna a parlare di asiatici."